Estetismo

Esperimenti e ricerca del “bello” in immagini

Parigi, 2021

Garfagnana, Toscana, 2021

Giardino fiorentino, 2019

La nascita del David, 2019

Museo dell’Accademia, Firenze.

I “Prigioni del Marmo” di Michelangelo sono immobili ed imperturbabili figure che precedono ed incorniciano la dimora del più celebre David.

La loro potenza espressiva tuttavia è enorme, seconda a nessuno nel museo. Intrappolati nella loro forma incompleta, essendo opere mai finite di Michelangelo e databili tra il 1520 ed il 1530, che in origine avrebbero dovuto far parte dell’opera scultorea per la tomba di papa Giulio II a Roma, questi soggetti si presentano come se stessero affrontando una terribile ed eterna lotta contro se stessi, cercando in ogni modo di liberarsi dalla “bozza” in cui sono imprigionati e successivamente completarsi, raggiungendo la forma perfetta e definitiva.

Questo scontro espressivo della materia, eterno come la pietra stessa, è destinato tuttavia a risolversi spiritualmente nella statua Principe del Museo e di tutto il Rinascimento, il David di Michelangelo. E’ come se la stessa sofferenza ed angoscia dei Prigioni, incapaci di sfuggire dalla loro condizione, possa essere il tramite per il percorso catartico che porta infine all’agognata perfezione formale con il capolavoro di Michelangelo.